L’acqua defluisce più lentamente dal piatto doccia, a volte dallo scarico fuoriescono bolle d’aria e, una volta che la rubinetteria si è asciugata, compare un odore sgradevole: i primi segnali dell’otturazione del sifone possono essere poco evidenti e, nella frenesia quotidiana, è facile trascurarli. Come intervenire quando si verifica lo scenario peggiore? In questo articolo ti illustreremo alcuni aspetti fondamentali sulla disostruzione dello scarico del piatto doccia.
L’acqua defluisce più lentamente dal piatto doccia, a volte dallo scarico fuoriescono bolle d’aria e, quando la rubinetteria si asciuga, compare un cattivo odore – i primi sintomi dell’otturazione del sifone possono sembrare innocui e, nella frenesia quotidiana, è facile ignorarli. Come comportarsi se si verifica lo scenario peggiore? In questo articolo ti illustreremo alcune questioni fondamentali sullo sblocco dello scarico del piatto doccia.
Il sifone è un elemento di chiusura dell’impianto fognario posto sotto il piatto doccia, che convoglia l’acqua usata e impedisce la fuoriuscita dei cattivi odori dallo scarico. È impiegato nelle case da secoli – il prototipo del modello moderno risale al 1825. La costruzione modulare dei moderni kit di scarico consente di adattarli facilmente ai vincoli di spazio del bagno.
Il sifone è composto da due camere d’aria. L’acqua che defluisce attraverso lo scarico raggiunge la fognatura per caduta gravitazionale. Una piccola quantità rimane nel punto più basso del sifone e diventa una barriera tra l’aria del bagno e i gas fognari.
Ogni sifone ha i propri limiti di portata. Inoltre, nella scelta del modello giusto occorre considerare la sua forma, l’impiego, il materiale di cui è realizzato e il sistema di filtrazione. Per semplificare la scelta del sifone adatto, puoi acquistare un kit pronto con scarico per piatto doccia o lineare.
Inoltre, è bene ricordare che, per funzionare correttamente, il sifone deve essere di tanto in tanto riempito d’acqua. Se l’acqua in esso contenuta evapora, la barriera cessa di esistere e nell’aria inizierà a percepirsi un cattivo odore. Perciò, anche in un locale non abitato, vale la pena aprire per un momento il rubinetto o la doccia.
Pur basandosi su un principio semplice e collaudato, non è una soluzione perfetta. La chiusura si intasa abbastanza spesso. In tal caso osserviamo l’acqua che risale nel piatto doccia, con il rischio di allagare l’intero bagno.
Esistono diversi metodi diffusi per sturare il sifone. Il più semplice consiste nell’immettere nelle tubazioni un apposito prodotto chimico che scioglie le impurità accumulate nell’impianto. Va però ricordato che tali sostanze sono altamente pericolose per la salute: irritano la pelle e le vie respiratorie e sono nocive per l’ambiente. Le miscele casalinghe di aceto e bicarbonato, invece, si rivelano semplicemente inefficaci. Per questo, talvolta è preferibile una pulizia manuale.
Sifone dello scarico lineare ha una forma leggermente diversa rispetto al modello classico per piatto doccia. In tal caso di solito occorre:
Se una pulizia superficiale non basta, è possibile che nel sifone ci sia qualcosa che blocca il deflusso dell’acqua. In tal caso è meglio ricorrere a prodotti chimici oppure a uno sturalavandini in gomma da applicare all’imbocco del sifone. La pressione generata dalla ventosa dovrebbe far fuoriuscire i residui accumulati nelle tubazioni. Se la conformazione del piatto doccia non consente di pulire lo scarico lineare come descritto, potrebbe essere necessario l’intervento di un idraulico.
Come svitare il sifone in un piatto doccia con tappo? La procedura prevede di rimuovere la copertura ed estrarre l’elemento di pulizia: va ripulito accuratamente da sporco e residui di sapone. Ricorda anche di eliminare le impurità dal tratto accessibile della tubazione. Se i residui sono più in profondità, puoi usare uno sturalavandini in gomma, un apposito afferratore per sturare oppure prodotti chimici. Non introdurre nella canalizzazione fili metallici duri e appuntiti, perché possono danneggiare lo scarico e causare perdite.
Purtroppo non esiste una risposta univoca a questa domanda. Dipende tutto dalla struttura del piatto doccia e dall’assetto del bagno. In molti casi la sostituzione del sifone nel piatto doccia richiederà anche lo smontaggio del box doccia. Se hai dubbi nell’eseguire il lavoro da solo, puoi chiamare un tecnico qualificato.
È bene prendersi cura regolarmente della corretta funzionalità del sifone. Solo una pulizia sistematica permette di evitare spiacevoli sorprese nel momento meno opportuno. Mantieni igienico il tuo bagno scegliendo sifoni moderni con retine aggiuntive e comodi tappi click-clack!
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